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Sudafrica, tra oceano e meraviglia: la Garden Route

Ci sono viaggi che non si dimenticano, non solo per i luoghi che si attraversano, ma per la sensazione di libertà che regalano. La Garden Route e la Penisola del Capo, nel Sud del Sudafrica, sono una di queste esperienze: un itinerario costiero che si snoda tra due oceani, montagne ricoperte di fynbos, spiagge incontaminate e città piene di energia creativa.

Da Città del Capo a Port Elizabeth (oggi Gqeberha), passando per villaggi marinari e foreste primordiali, si percorrono circa 800 chilometri che racchiudono l’essenza stessa del Paese: la natura selvaggia, la vitalità africana, l’eleganza coloniale e la forza di una terra che cambia volto a ogni curva.

La Garden Route è percorribile tutto l’anno, ma i mesi migliori vanno da ottobre ad aprile, quando le giornate sono lunghe e il mare invita a fare il bagno. L’auto a noleggio è il modo ideale per esplorare: le strade sono sicure, la guida a sinistra richiede solo un po’ di pratica, e ogni tratto offre panorami sempre diversi. Chi ha tempo può completare l’itinerario in 10-12 giorni, da Città del Capo a Gqeberha (o viceversa). Ma il segreto sta nel rallentare, fermarsi spesso, respirare la luce e lasciarsi sorprendere. Perché lungo la Garden Route e la Penisola del Capo non si viaggia solo per arrivare: si viaggia per sentire la potenza della natura, per ascoltare il respiro dell’oceano, e per scoprire che, a volte, il paradiso non è un luogo remoto — ma una strada che ti accompagna fin dove la terra finisce e comincia il mare.

Ecco sei tappe imperdibili  da scoprire lentamente, lasciandosi guidare dal vento, dalla luce e dalla voglia di meraviglia. Un itinerario dei sensi lungo la Garden Route e la Penisola del Capo, tra scogliere, foreste, pinguini e fiori del fynbos, alla scoperta di uno dei percorsi più spettacolari del mondo.

Cape Point e il Capo di Buona Speranza: là dove finisce la terra

A sud di Città del Capo, la strada corre tra scogliere e brughiere, si arrampica sulle montagne di Chapman’s Peak e scende verso il Capo di Buona Speranza, il punto più a sud-ovest del continente africano. Qui l’oceano ruggisce, le onde si frangono contro le rocce e i venti sembrano soffiare da ogni direzione.

All’interno della riserva naturale – parte del Table Mountain National Park – si alternano panorami drammatici, sentieri escursionistici, e una vegetazione straordinaria fatta di arbusti aromatici e fiori multicolori: il fynbos, patrimonio unico del Capo.

In cima alla scogliera, il faro di Cape Point domina l’incontro dei due oceani: Atlantico e Indiano. Si può salire a piedi (20 minuti di cammino) o con la funicolare Flying Dutchman, che regala una vista mozzafiato.

Consigli di viaggio: il parco apre all’alba e chiude al tramonto. L’ingresso costa circa 10 euro e si paga anche con carta. Portate cappello, acqua e una giacca a vento: il clima può cambiare in pochi minuti. Attenzione ai babbuini chacma, che si aggirano nei parcheggi in cerca di cibo.

Boulders Beach: i pinguini del Capo tra sabbia e mare turchese

Lungo la strada costiera che attraversa Simon’s Town, un piccolo villaggio di marinai, si trova una delle attrazioni più irresistibili del Sudafrica: Boulders Beach, una baia di sabbia bianchissima e massi di granito levigato dove vive una colonia di oltre 2.000 pinguini africani (Spheniscus demersus).

Arrivarci è come entrare in un documentario: i pinguini si muovono goffamente sulla sabbia, si tuffano tra le onde, si riposano al sole. La passerella in legno consente di osservarli da vicino senza disturbarli, mentre un’area limitata consente di fare il bagno nello stesso mare dove nuotano loro, mantenendo sempre la distanza di sicurezza.

Consigli pratici: il biglietto d’ingresso costa circa 8 euro. I momenti migliori per visitarla sono la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando ci sono meno visitatori. Portate il costume, ma non lasciate borse o cibo incustoditi: i pinguini – e i gabbiani – sono curiosi e audaci.

Table Mountain e la magia di Cape Town

Dominando l’intera città come un altare di pietra, la Table Mountain è l’icona di Cape Town (leggi qui la nostra guida alla città), una delle città più affascinanti del pianeta. La montagna piatta, alta più di mille metri, è raggiungibile in funivia panoramica, che ruota su se stessa offrendo una vista a 360 gradi, oppure tramite sentieri escursionistici che risalgono i pendii in due-tre ore di cammino.

Dalla cima, lo spettacolo è grandioso: il mare scintillante, la baia di Table Bay, e la Robben Island – dove Nelson Mandela trascorse 18 anni di prigionia – sembrano a portata di mano. Al tramonto, la luce si tinge d’oro e la città si accende come un mosaico di luci.

Cape Town è una città che incanta per la sua vitalità e la sua anima meticcia: si può passeggiare lungo il Waterfront, visitare i musei, cenare in ristoranti fusion o rilassarsi sulle spiagge mondane di Camps Bay e Clifton.

Consigli di viaggio: acquistate il biglietto della funivia online per evitare lunghe code. Portate una giacca a vento e scarpe comode: in cima, anche d’estate, può fare freddo. I tramonti sono splendidi, ma informatevi sull’orario dell’ultima discesa.

Muizenberg: le casette colorate e il surf del Capo

Tra Simon’s Town e Cape Town si trova Muizenberg, una delle spiagge più iconiche del Sudafrica. Le sue casette colorate in legno, allineate sulla sabbia bianca, sono diventate un simbolo del Paese e una tappa fotografica irrinunciabile.

Muizenberg è anche la culla del surf sudafricano: qui le onde regolari e poco pericolose attraggono principianti da tutto il mondo. Le scuole di surf offrono lezioni di un’ora a prezzi accessibili, perfette anche per chi vuole provare un’esperienza diversa.

Consigli: perfetta per una sosta di mezza giornata. Portate costume e asciugamano, e fermatevi in uno dei caffè vista oceano per un brunch con i piedi nella sabbia.

Hermanus: la capitale mondiale delle balene

A poco più di due ore da Cape Town, Hermanus è la capitale africana del whale watching. Tra giugno e novembre, le balene australi si avvicinano alla costa per partorire e allattare: si possono avvistare persino dal lungomare, a pochi metri dalla riva.

Il Cliff Path, un sentiero di 12 chilometri lungo la scogliera, regala punti panoramici spettacolari. Nelle baie vicine, chi cerca emozioni forti può partecipare a immersioni in gabbia per osservare da vicino gli squali bianchi, a Gansbaai, o navigare fino a Dyer Island tra foche e delfini.

Consigli: il periodo migliore è settembre-ottobre. Le gite in barca partono dal porto di New Harbour. Non dimenticate il binocolo e una giacca a vento.

Knysna: la laguna dei sogni

Nel cuore della Garden Route, Knysna è una gemma incastonata tra montagne e oceano. La cittadina si sviluppa lungo una laguna smeraldina che comunica col mare attraverso due spettacolari scogliere, le Knysna Heads, tra le più fotografate del Sudafrica.

La zona invita alla calma: passeggiate lungo il molo del Waterfront, gite in barca al tramonto, degustazioni di ostriche freschissime, e visite alle botteghe artigiane che lavorano legno e vetro.

Poco fuori dal centro, la Foresta di Knysna custodisce un segreto: un tempo popolata da branchi di elefanti selvatici, oggi ne sopravvive una piccola popolazione elusiva. Il modo migliore per esplorarla è percorrere uno dei sentieri naturalistici, immersi in un verde denso e silenzioso.

Consigli pratici: pernottate almeno due notti. I migliori periodi sono da novembre a marzo, quando il clima è secco e soleggiato. Knysna offre ottime guesthouse vista laguna e ristoranti con terrazze panoramiche.

Tsitsikamma National Park: dove la foresta incontra il mare

Il Tsitsikamma National Park, nel settore orientale della Garden Route, è un luogo che lascia senza parole. Una foresta pluviale costiera che si tuffa letteralmente nell’oceano, tra scogliere vertiginose e fiumi impetuosi.

Il simbolo del parco è il ponticello sospeso sullo Storms River, lungo 77 metri: attraversarlo significa camminare sospesi tra cielo e mare, con le onde che si infrangono sotto i piedi.

Gli amanti del trekking possono cimentarsi in percorsi di ogni livello, dal breve Waterfall Trail fino al celebre Otter Trail, considerato uno dei cammini costieri più belli del mondo: cinque giorni di immersione totale nella natura, accessibile su prenotazione.

Consigli pratici: l’ingresso giornaliero costa circa 8 euro. Portate scarpe da trekking, giacca impermeabile e repellente per insetti. Nelle vicinanze si trova il Bloukrans Bridge, il ponte del bungy jump più alto del mondo (216 metri): anche solo guardare chi si lancia è un’esperienza adrenalinica.

Oudtshoorn e le grotte delle meraviglie

Una deviazione verso l’interno, attraversando il passo di Outeniqua, conduce nel paesaggio arido e luminoso del Klein Karoo, dove si trova Oudtshoorn, la “capitale mondiale degli struzzi”. Qui le fattorie allevano questi grandi uccelli da generazioni, e molte si possono visitare per conoscere da vicino gli animali e gustarne la carne tenera e saporita.

Ma il vero tesoro si trova poco più a nord: le Cango Caves, un sistema di grotte calcaree tra i più spettacolari dell’emisfero australe. Le sale, illuminate da luci soffuse, sono ricche di stalattiti e stalagmiti dalle forme incredibili, con nomi evocativi come “Cattedrale” e “Sala del Paradiso”.

Consigli pratici: prenotate la visita in anticipo (Heritage Tour o Adventure Tour). Portate scarpe comode e una felpa leggera: la temperatura resta costante intorno ai 18°C. Oudtshoorn offre anche ottime strutture agrituristiche immerse nel silenzio.

Franschhoek: tra vigne, arte e charme francese

Ultima tappa (o prima, se partite da Cape Town) è Franschhoek, il gioiello delle Winelands. Fondata nel 1688 da profughi ugonotti francesi, conserva un fascino europeo con boutique d’arte, bistrot gourmet e tenute vinicole incastonate tra le montagne.

Il modo più piacevole per esplorarla è il Franschhoek Wine Tram, un tram panoramico che si snoda tra le vigne, con soste per degustazioni di vini e piatti locali. Le cantine come La Motte, Haute Cabrière o Boschendal offrono esperienze enogastronomiche di altissimo livello.

Consigli: pernottate almeno una notte. Ottimo punto d’arrivo per chi ama il relax dopo il viaggio. Non perdete il museo degli Ugonotti e una cena con vista sui vigneti.

Consigli per il viaggio perfetto

Il Sudafrica è un Paese che sa regalare emozioni forti e contrasti profondi, dove il lusso e la semplicità convivono, e ogni tramonto sembra raccontare una storia nuova. E nella nazione dell’arcobaleno ci sono viaggi che si imprimono nella memoria come un film perfetto, fatto di luce, vento e orizzonti infiniti. La Penisola del Capo e la Garden Route — nel sud del Sudafrica — appartengono a questa categoria. Sono un mosaico di paesaggi che cambiano a ogni curva: dal mare furioso dell’Atlantico ai vigneti del Capo, dalle foreste di Knysna alle spiagge di sabbia bianchissima di Plettenberg Bay. Si percorrono circa 800 chilometri di pura bellezza, da Città del Capo a Gqeberha (Port Elizabeth). Un itinerario che racchiude tutto ciò che rende il Sudafrica unico: natura selvaggia, città vibranti, animali straordinari e un’accoglienza autentica. Ecco un elenco di 13 consigli pratici e informazioni essenziali per vivere questa avventura indimenticabile:

  1. Periodo migliore:
    Il momento ideale per affrontare il viaggio va da ottobre ad aprile, quando è estate australe: giornate lunghe, mare più caldo e vegetazione in piena fioritura. I mesi di dicembre e gennaio sono i più affollati (alta stagione sudafricana).
  2. Durata consigliata:
    Per apprezzare appieno il percorso da Cape Town a Gqeberha (Port Elizabeth) servono almeno 10 giorni. Con due settimane si possono aggiungere deviazioni verso l’entroterra, come Oudtshoorn o le winelands.
  3. Come spostarsi:
    L’auto a noleggio è la soluzione migliore: le strade sono ben tenute, la segnaletica chiara e i panorami mozzafiato. Si guida a sinistra: abituarsi richiede un po’ di attenzione nei primi chilometri. Il traffico è tranquillo fuori città. Per guidare è sufficiente la patente italiana, per il noleggio è richiesta una carta di credito con adeguata copertura.
  4. Sicurezza:
    La Garden Route è una delle zone più sicure del Sudafrica, ma valgono le normali precauzioni: evitare di guidare di notte su strade isolate, non lasciare oggetti visibili in auto, e usare sportelli bancomat in aree frequentate. A Cape Town evitate i quartieri più problematici. Consultate il sito Viaggiare Sicuri prima di organizzare il viaggio.
  5. Documenti e formalità:
    Per soggiorni fino a 90 giorni non serve il visto per i cittadini italiani. È sufficiente il passaporto con validità residua di almeno sei mesi e due pagine libere.
  6. Con chi andare:
    Per chi desidera viaggiare in sicurezza, con assistenza locale, tappe curate e guide esperte, il tour operator italiano African Explorer è una scelta ideale. Da oltre trent’anni specializzato in viaggi nel continente africano, propone itinerari personalizzati e di gruppo, con soluzioni self-drive o con accompagnatore, per vivere la Garden Route in totale serenità e autenticità.
  7. Salute e assicurazione:
    Nessun vaccino obbligatorio per questa zona (la malaria è assente). È comunque consigliata un’assicurazione sanitaria completa, perché le cure mediche private, pur eccellenti, possono essere costose.
  8. Valuta e pagamenti:
    La moneta locale è il rand sudafricano (ZAR). Le carte di credito sono accettate quasi ovunque, anche nei parchi naturali. È utile avere un po’ di contante per piccoli acquisti o mance.
  9. Clima e abbigliamento:
    Il tempo può cambiare rapidamente, soprattutto nella Penisola del Capo. Portate abbigliamento a strati, una giacca antivento, scarpe comode per camminare e crema solare ad alta protezione.
  10. Guida e distanze:
    La distanza da Cape Town a Gqeberha è di circa 750-800 km. Le tappe più comode: Città del Capo – Hermanus – Knysna – Tsitsikamma – Oudtshoorn. Le strade principali (N2 e R62) sono panoramiche e ben asfaltate.
  11. Alloggi e prenotazioni:
    Ampia scelta per tutte le tasche: guesthouse, lodge, boutique hotel e B&B di charme. In alta stagione (dicembre-febbraio) conviene prenotare con largo anticipo. Le strutture lungo la Garden Route sono spesso immerse nella natura.
  12. Cibo e vino:
    La cucina sudafricana è un mosaico di sapori. Non perdete l’ostrica di Knysna, la carne di struzzo di Oudtshoorn e i vini del Capo. I ristoranti sono eccellenti e il rapporto qualità-prezzo ottimo.
  13. Esperienze da non perdere:
    • Ammirare l’alba a Cape Point
    • Nuotare accanto ai pinguini a Boulders Beach
    • Salire sulla Table Mountain al tramonto
    • Navigare nella laguna di Knysna
    • Camminare sul ponte sospeso dello Storms River
    • Visitare le Cango Caves
    • Percorrere almeno un tratto della Route 62 nell’entroterra
    • Fermarsi spesso, perché ogni sosta è una scoperta.

 

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