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21/07/2025

Redazione

Marrakech, l’incanto del Marocco

Tra il profumo di spezie che aleggia nell’aria, il brulichio incessante dei mercati e l’architettura che abbaglia per la sua bellezza senza tempo, Marrakech affascina, strega, conquista. 

Capitale culturale del Marocco e porta d’ingresso al deserto, questa città imperiale racchiude in sé secoli di storia, arte, religione e vita quotidiana. Dalle sue antiche medine alle moderne gallerie d’arte, dai sontuosi giardini alle terrazze animate dai suoni del muezzin e del traffico, Marrakech è una sinfonia di contrasti che lascia senza fiato. Ecco otto luoghi da non perdere per scoprire l’anima della città imperiale e assaporarne tutta la magia.

 

Vera anima di Marrakech, la piazza Jemaa el-Fna è molto più di uno spazio pubblico: è un teatro a cielo aperto, un caleidoscopio umano dove ogni giorno si incontrano cultura, folklore e vita quotidiana. Di giorno è piena di bancarelle di frutta, erboristi, incantatori di serpenti e musicisti ambulanti. Al tramonto, l’atmosfera si trasforma: si accendono i bracieri delle cucine di strada, si radunano danzatori, giocolieri, raccontastorie, creando uno spettacolo affascinante e senza copione.

La piazza è anche il punto di partenza perfetto per esplorare i souk e le strade della medina, perdersi tra botteghe artigiane, profumi intensi e colori vivi.

Informazioni pratiche:

  • Facilmente raggiungibile a piedi da ogni punto della Medina.
  • Consigliato visitarla al tramonto e in serata per godere della sua energia.
  • Portare spiccioli per piccoli acquisti o mance agli artisti.
  • Attenzione ai falsi “guide” che si offrono insistentemente ai turisti.

Nel cuore della Medina si trova questo straordinario esempio di architettura arabo-andalusa. Fondata nel XIV secolo, la Medersa Ben Youssef fu la più grande scuola coranica del Nord Africa e ospitava centinaia di studenti. Oggi è uno dei monumenti più affascinanti della città: colonne finemente scolpite, stucchi geometrici, mosaici colorati e un cortile centrale con una vasca che riflette la luce come uno specchio d’acqua sacro.

Il silenzio che avvolge questo luogo permette di immaginare la vita quotidiana degli studenti che vi trascorrevano anni interi in preghiera e studio. Una tappa imperdibile per gli amanti della fotografia e della storia dell’arte islamica.

Informazioni pratiche:

  • Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 18.
  • Biglietto d’ingresso: circa 6 euro.
  • Si consiglia visita guidata o audioguida per cogliere i dettagli simbolici.
  • Posizione centrale, facilmente raggiungibile dalla piazza Jemaa el-Fna.

Un mondo a parte, lontano dal caos della Medina. Creato negli anni Venti dal pittore francese Jacques Majorelle, questo giardino è un trionfo di colori e pace: cactus monumentali, laghetti con ninfee, bougainvillea e palme ombreggianti. Il blu cobalto delle mura è diventato un’icona. Yves Saint Laurent, stregato da Marrakech, lo acquistò e lo salvò dal degrado. Accanto sorge oggi il museo a lui dedicato, che racconta il suo legame con la città e ospita creazioni, disegni e mostre temporanee.

Una tappa ideale per una pausa verde e culturale.

Informazioni pratiche:

  • Indirizzo: Rue Yves Saint Laurent, nel quartiere Gueliz.
  • Orari: 8.30 – 18.00, chiuso il martedì.
  • Biglietto cumulativo giardino + museo: circa 15 euro.

Prenotazione online caldamente consigliata per evitare lunghe attese.

Un labirinto di sale, giardini e patii che incantano. Costruito nel XIX secolo dal gran visir Si Moussa per le sue mogli e concubine, il Palazzo Bahia è un omaggio all’estetica arabo-moresca. Le sue stanze, decorate con stucchi, zellij e soffitti dipinti, evocano un lusso raffinato e sensuale. Camminare tra le sue arcate è come entrare in un sogno architettonico.

Spesso ospita mostre temporanee e concerti di musica tradizionale nei suoi cortili.

Informazioni pratiche:

  • Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 17.
  • Biglietto: circa 7 euro.
  • Situato a pochi minuti a piedi dalla piazza Jemaa el-Fna.
  • Meglio visitarlo al mattino per evitare i gruppi organizzati.

Quasi invisibili dall’esterno, le Tombe Saadiane furono riscoperte solo nel 1917 grazie a foto aeree. Questo complesso funerario ospita le spoglie del sultano Ahmad al-Mansur e dei suoi discendenti. La Sala delle Dodici Colonne, decorata con marmo di Carrara, cupole in legno di cedro e stucchi finissimi, è una delle meraviglie dell’arte islamica in Marocco.

Un piccolo giardino interno circonda le tombe più antiche, in un silenzio che contrasta con la vivacità della Medina.

Informazioni pratiche:

  • Accesso dal retro della Moschea della Kasbah.
  • Orari: 9 – 17, tutti i giorni.
  • Biglietto: circa 6 euro.
  • Visitare al mattino presto per evitare code.

Perdersi tra i vicoli della Medina è un viaggio nel tempo. I souk si dispiegano come un labirinto di odori, voci e meraviglie: tappeti berberi, lanterne in ottone, ceramiche dipinte a mano, spezie profumate, cuoio lavorato. Ogni zona è dedicata a un mestiere, e ogni bottega è un piccolo mondo da scoprire.

La contrattazione è un gioco rituale, quasi teatrale: farlo con il sorriso è il segreto per ottenere un buon prezzo.

Informazioni pratiche:

  • I souk principali si trovano a nord della piazza Jemaa el-Fna.
  • Visitare la mattina, quando c’è meno affollamento.
  • Attenzione ai motorini che sfrecciano anche tra i vicoli pedonali.
  • Acquistare solo se realmente interessati, perché la trattativa è presa sul serio.

A circa 2 km dal centro storico si trova questo ampio parco costruito nel XII secolo. Al centro del giardino, un vasto bacino artificiale riflette il padiglione con tetto verde, simbolo del luogo. L’acqua, proveniente dalle montagne dell’Atlante, irrigava gli oliveti circostanti. Il panorama delle cime innevate sullo sfondo è mozzafiato, soprattutto al tramonto.

È il luogo perfetto per una pausa contemplativa e per allontanarsi dalla frenesia cittadina, magari al termine di una giornata intensa di visite.

  • Informazioni pratiche:

    • Ingresso libero. Aperto tutti i giorni fino al tramonto.
    • Raggiungibile a piedi, in taxi o calèche.
    • Portare acqua e crema solare, soprattutto in estate.

 

Hammam tradizionali: Un rituale immancabile per comprendere la cultura marocchina del benessere. I hammam pubblici sono autentici e popolari, come il celebre Hammam Mouassine o il Hammam Dar el-Bacha. Per chi cerca comfort e relax, esistono versioni di lusso con scrub al sapone nero, massaggi con olio d’argan e sale dell’Atlante, come Les Bains de Marrakech.

Escursioni nel deserto: Da Marrakech partono tour verso il deserto di Agafay (più vicino) o verso le grandi dune di Merzouga, nel Sahara, ideali per chi ha più giorni a disposizione. Escursioni a dorso di dromedario, notti in tenda berbera sotto le stelle, cene tradizionali attorno al fuoco: emozioni che restano nel cuore.

Cucina marocchina: Tra le esperienze più gratificanti, un viaggio culinario nella cucina locale: couscous, tajine, harira, pastilla. Si può partecipare a cooking class in riad storici, visitare mercati con uno chef e imparare a preparare un pasto marocchino completo. I ristoranti come Nomad, Al Fassia o Le Tobsil offrono piatti raffinati e atmosfere suggestive.

1.    Voli diretti collegano Marrakech a Milano, Roma, Bologna e altre città italiane. Il volo dura circa 3-4 ore.

2.    Il passaporto è obbligatorio; non serve il visto per soggiorni fino a 90 giorni.

3.    La moneta locale è il dirham marocchino (MAD). Cambiare poco alla volta e usare bancomat in banca.

4.    Nelle medine, usare contanti; nei quartieri moderni, spesso accettano carte.

5.    Il clima è caldo e secco: ideale da ottobre ad aprile; molto afoso in estate.

6.    Le lingue più parlate sono arabo, francese e sempre più inglese. L’italiano è poco diffuso.

7.    Coprire spalle e ginocchia, durante le visite ai luoghi religiosi.

8.    Bere solo acqua in bottiglia sigillata, evitare ghiaccio nei drink.

9.    Negozi e monumenti spesso chiudono per la preghiera del venerdì.

10. Evitare di fotografare persone senza permesso, specialmente donne.

1        11. Attenzione ai borseggiatori nei luoghi affollati (ma ovviamente è una precauzione valida per ogni località turistica).

12. Assicurazione sanitaria consigliata: gli ospedali pubblici sono essenziali, quelli privati più efficienti ma costosi.

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