Dal confine con la Tanzania fino all’arcipelago di Lamu, la costa del Kenya è un susseguirsi di spiagge bianche, città antiche e barriere coralline che si tuffano nell’Oceano Indiano. È un luogo dove le influenze arabe, indiane e africane si fondono in un mosaico culturale unico, dove la vita segue ancora i ritmi delle maree e il richiamo del muezzin si mescola al profumo del cocco. La costa del Kenya non è solo mare da cartolina: è un mosaico di culture, paesaggi e storie. In un solo viaggio si può ammirare un tramonto sul reef di Watamu, esplorare un suk di Mombasa, salire su una jeep nello Tsavo e finire la giornata su una spiaggia deserta a Lamu. È qui, tra la sabbia e la savana, che il Kenya rivela la sua anima più autentica.
Ecco sette destinazioni imperdibili per scoprire questa costa straordinaria, dove mare, cultura e natura selvaggia convivono in perfetto equilibrio. Non mancheranno dettagli pratici, curiosità locali e la possibilità di combinare l’esperienza del mare con quella del safari.
Diani Beach – La regina delle spiagge africane
Sabbia bianca come farina, palme da cocco e acque color turchese: Diani Beach è da anni la stella del turismo costiero keniano. Una distesa di 15 chilometri di spiaggia incastonata tra l’oceano e la foresta tropicale, con resort eleganti, ristoranti sulla spiaggia e attività per ogni gusto.
Qui si può nuotare tra i delfini, fare snorkeling nei fondali di Tiwi, o prendere il largo su un dhow tradizionale al tramonto. Gli appassionati di sport trovano spot perfetti per il kitesurf e il windsurf, mentre chi ama la tranquillità può rifugiarsi nei piccoli eco-lodge tra Chale Island e Galu Beach.
Safari consigliato: a un’ora di auto si trova la Shimba Hills National Reserve, una delle poche foreste costiere rimaste in Africa orientale, dove vivono elefanti, antilopi sable, scimmie colobus e una ricca avifauna.
Info pratiche: voli giornalieri da Nairobi a Ukunda (Diani Airport). Periodo ideale: da dicembre a marzo e da luglio a ottobre.
Mombasa – La città dei mille volti
Fondata nel X secolo, Mombasa è la porta d’ingresso alla costa keniana e il suo cuore storico. Nel dedalo di vicoli dell’Old Town, le case in coral stone e le porte in legno intagliato raccontano secoli di scambi tra Africa, Arabia e India. Il maestoso Fort Jesus, costruito dai portoghesi nel 1593 e oggi patrimonio UNESCO, domina il porto con le sue mura possenti.
La città offre anche mercati vivaci, botteghe di spezie, moschee antiche e il pittoresco mercato del pesce di Mackinon. Di sera, il lungomare di Mama Ngina Drive si riempie di famiglie e venditori di street food.
Safari consigliato: da Mombasa partono escursioni giornaliere o di due giorni verso lo Tsavo East National Park, uno dei più grandi parchi del Kenya, habitat di elefanti rossi, leoni e giraffe Masai.
Info pratiche: aeroporto internazionale Moi, collegato con voli diretti da Nairobi e da alcune città europee. Ideale come base per esplorare il nord e il sud della costa.
Lamu – Il tempo sospeso dell’isola swahili
L’arcipelago di Lamu (leggi il nostro approfondimento) è un gioiello di cultura e lentezza. L’Old Town di Lamu, patrimonio UNESCO, è un labirinto di vicoli sabbiosi dove gli asinelli sostituiscono le auto e le case bianche nascondono cortili ombreggiati e porte arabescate. A pochi minuti di barca, il villaggio di Shela offre spiagge silenziose e boutique hotel affacciati sull’oceano.
Qui il mare è una tavolozza di sfumature, ideale per escursioni in dhow, snorkeling o immersioni nei reef dell’isola di Manda. Ogni gennaio si svolge il Lamu Yoga Festival, evento internazionale che richiama viaggiatori da tutto il mondo.
Safari consigliato: dal porto di Mokowe si possono organizzare estensioni verso le riserve del Tana Delta, un ecosistema di mangrovie, ippopotami e uccelli migratori, perfetto per safari fotografici e birdwatching.
Info pratiche: voli giornalieri da Nairobi e Mombasa per Lamu (Manda Airport). Periodo migliore: da dicembre a marzo.
Watamu – Il paradiso dei coralli
Piccolo villaggio di pescatori a nord di Mombasa, Watamu è oggi una delle mete balneari più affascinanti dell’Africa orientale. Il suo Parco Marino Nazionale, protetto dal Kenya Wildlife Service, ospita giardini di corallo, pesci tropicali, delfini e tartarughe marine.
Le sue spiagge — Turtle Bay, Garoda, Blue Lagoon — sono tra le più spettacolari dell’oceano Indiano. A pochi chilometri si trovano la Arabuko-Sokoke Forest, un santuario di biodiversità, e le misteriose Gede Ruins, antiche rovine di una città swahili immersa nella giungla.
Safari consigliato: escursione giornaliera allo Tsavo East, raggiungibile in tre ore d’auto, per unire mare e savana nella stessa giornata.
Info pratiche: raggiungibile da Mombasa (3 ore in auto) o con voli interni per Malindi. Ideale tra dicembre e marzo o da luglio a ottobre.
Malindi – Tra storia, arte e mare
Un tempo scalo commerciale per arabi e portoghesi, oggi Malindi è una località cosmopolita che unisce mare, storia e vita mondana. Da visitare il Museo Vasco da Gama Pillar, le moschee antiche, il quartiere swahili e le rovine di Gede, immerse in una foresta tropicale.
Le acque turchesi del Parco Marino di Malindi sono perfette per immersioni e snorkeling. Chi ama l’arte può visitare la Casa di Hemingway o i laboratori di artigiani locali, dove si scolpiscono porte tradizionali e maschere in legno.
Safari consigliato: da Malindi si possono organizzare tour di due o tre giorni allo Tsavo East, o safari fluviali nel Tana River Delta.
Info pratiche: voli da Nairobi e Mombasa per l’aeroporto di Malindi; ottimi collegamenti via strada.
Kisite-Mpunguti Marine Park e Isola di Wasini – Il paradiso sottomarino
Al largo del villaggio di Shimoni, vicino al confine con la Tanzania, si trova il Parco Marino di Kisite-Mpunguti, un piccolo arcipelago protetto considerato uno dei migliori siti di snorkeling dell’Africa. Qui si nuota tra coralli multicolori, banchi di pesci tropicali e delfini tursiopi che spesso accompagnano le barche.
La vicina isola di Wasini offre un’esperienza autentica: si pranza con aragoste e polpo appena pescato nei ristorantini di legno sospesi sull’acqua, e si cammina tra le mangrovie durante la bassa marea.
Safari consigliato: abbinamento perfetto con la Shimba Hills Reserve, poco più a nord, o con lo Tsavo West National Park.
Info pratiche: escursioni giornaliere da Diani Beach o Shimoni. Il Kenya Wildlife Service richiede un biglietto d’ingresso al parco.
Kilifi – La baia segreta
A metà strada tra Mombasa e Malindi, Kilifi è una gemma tranquilla affacciata su una profonda insenatura dove l’acqua cambia colore a ogni marea. È la meta ideale per chi cerca pace e autenticità: spiagge silenziose, hotel boutique, ristoranti sulla baia e tramonti indimenticabili dal Kilifi Bridge.
Da non perdere le Mnarani Ruins, antichi resti di una città swahili del XIV secolo, e le gite in kayak nella laguna o in barca a vela lungo la costa.
Safari consigliato: da Kilifi si raggiunge facilmente il Tsavo East National Park o le riserve dell’entroterra come Dakatcha Woodland, dove vivono rari uccelli endemici.
Info pratiche: raggiungibile da Mombasa o Malindi (1–2 ore in auto). Ottima base per itinerari slow e soggiorni eco-sostenibili.
Consigli di viaggio e informazioni essenziali
La costa del Kenya non è solo mare da cartolina: è un mosaico di culture, paesaggi e storie. In un solo viaggio si può ammirare un tramonto sul reef di Watamu, esplorare un suk di Mombasa, salire su una jeep nello Tsavo e finire la giornata su una spiaggia deserta a Lamu. È qui, tra la sabbia e la savana, che il Kenya rivela la sua anima più autentica.
Come arrivare
- Voli diretti: dall’Italia partono collegamenti diretti charter e di linea verso Mombasa (circa 8 ore di volo).
- Voli con scalo: diverse compagnie – tra cui Qatar Airways, Ethiopian Airlines, Turkish Airlines e Kenya Airways – collegano le principali città italiane con Mombasa o Nairobi, da cui si può proseguire verso la costa con un volo interno (circa 1 ora) o un treno moderno (Madaraka Express).
- Trasferimenti interni: taxi privati o shuttle organizzati collegano facilmente Mombasa con Watamu, Malindi e Diani.
Documenti e visti
- Dal gennaio 2024 il Kenya ha abolito il visto tradizionale: è sufficiente richiedere online un’Autorizzazione Elettronica di Viaggio (eTA) sul sito ufficiale etakenya.go.ke almeno 72 ore prima della partenza.
- Il passaporto deve avere validità residua di almeno 6 mesi.
- È consigliato stampare la conferma dell’eTA da presentare all’arrivo.
Salute e vaccinazioni
- Nessuna vaccinazione obbligatoria per chi arriva dall’Italia, ma è raccomandata la profilassi antimalarica, soprattutto se si visitano zone rurali o si fanno safari.
- Portare repellenti antizanzare, crema solare ad alta protezione e un piccolo kit di pronto soccorso.
- È consigliata un’assicurazione sanitaria che copra spese mediche e rimpatrio.
Moneta e pagamenti
- La moneta ufficiale è lo scellino keniota (KES).
- È possibile prelevare contante agli sportelli ATM delle principali città e località turistiche.
- Le carte di credito (Visa, Mastercard) sono accettate in hotel, resort e ristoranti di livello medio-alto.
- Nei mercatini e nei villaggi, conviene avere contanti per piccoli acquisti o mance.
Clima e periodo migliore
- Clima tropicale caldo tutto l’anno, mitigato dalla brezza dell’Oceano Indiano.
- Due stagioni delle piogge: aprile-maggio (piogge abbondanti) e novembre (piogge brevi).
- Il periodo ideale per visitare la costa è da dicembre a marzo e da luglio a ottobre, con mare calmo e cieli limpidi.
- Temperatura media: 26-30°C, acqua del mare sempre intorno ai 27°C.
Spostamenti locali
- Nelle città costiere si usano tuk-tuk, boda-boda (mototaxi) o taxi privati.
- È possibile noleggiare un’auto con o senza autista, ma le strade possono essere sconnesse e la guida è a sinistra.
- Per tragitti brevi, accordarsi sempre sul prezzo prima della corsa.
Connessione e comunicazioni
- Le principali compagnie (Safaricom, Airtel) offrono SIM locali con piani dati economici e ottima copertura.
- Molti hotel e lodge dispongono di Wi-Fi gratuito.
- Prefisso internazionale del Kenya: +254.
Sicurezza e comportamento
- Le principali località turistiche (Diani, Watamu, Malindi, Mombasa) sono sicure, ma conviene evitare di camminare da soli di notte o portare con sé oggetti di valore.
- Rispettare le usanze locali: abbigliamento sobrio nei villaggi e nei luoghi pubblici, soprattutto durante il Ramadan.
- Evitare di fotografare persone, edifici pubblici o militari senza permesso.
- In caso di emergenza, numero unico: 999 o 112.
Cibo e bevande
- La cucina costiera è un incontro tra influenze africane, arabe e indiane. Da non perdere: ugali, samosa, pilau, fish curry e frutta tropicale.
- Evitare cibi crudi e bere solo acqua in bottiglia sigillata.
- Molti resort e lodge propongono anche piatti internazionali e vegetariani.
Shopping e artigianato
- I mercatini locali offrono sculture in legno, batik, gioielli in perline maasai, tessuti kanga e spezie.
- È buona norma contrattare, ma sempre con gentilezza.
- Evitare l’acquisto di oggetti in avorio o corallo, vietati per legge.
Fotografia e safari
- Portare fotocamere con zoom e binocoli se si prevede un safari nei parchi vicini (Tsavo, Shimba Hills, Arabuko Sokoke).
- Le ore migliori per le foto sono alba e tramonto, con luci morbide e colori dorati.
Per partire
- Consultate il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri per tenervi aggiornati sulla situazione di sicurezza.
- Visitate il sito Malindi Kenya, gestito dall’italiano Freddie Del Curatolo, per informarvi su cosa accade sulla costa keniana e sulle manifestazioni a cui potrete partecipare
- Contattate il tour operator African Explorer per ottenere un preventivo personalizzato per il vostro viaggio, che contempli relax in spiaggia e un safari da sogno.