Che differenza c’è tra un safari in Kenya e uno in Tanzania?
Questa è una delle domande che spesso si pone chi si accinge a organizzare un safari in questi paesi.
Partiamo da un punto fermo e certo: il Kenya e la Tanzania sono sicuramente due tra i paesi in Africa dove si può vedere il maggior numero di animali, sia in termini numerici che di varietà. Tra l’altro, uno degli spettacoli più belli e maestosi che si possono vedere al mondo, si svolge proprio al confine tra il Kenya e la Tanzania: la grande migrazione!
Quindi che differenza c’è tra fare un safari in Kenya o in Tanzania? Spoiler …. poca o nulla, ma andiamo per ordine.
Quando si organizza un safari, la cosa più importante da tenere presente è la diversità di paesaggio e di ambiente dei parchi nazionali dove si va a fare il safari. Infatti, se il paesaggio che fa da cornice è sempre lo stesso, si corrono due rischi: primo, potrei vedere gli stessi animali (quelli che vivono in quel contesto, ma non altri). Il secondo è che, dopo un paio di giorni, potrebbe diventare noioso. Tornando alla nostra domanda iniziale: visto che l’ambiente e il paesaggio sono importanti per la buona riuscita di un safari, in Kenya e Tanzania cosa trovo?
Gli ecosistemi che troviamo sono principalmente: savana, laghi e foreste ad alto fusto. Gli animali che vivono in questi differenti ecosistemi sono molteplici e in alcuni casi diversi fra loro.
Partiamo dalla Savana. In Kenya c’è il famoso Parco del Masai Mara, in Tanzania c’è il parco del Serengeti. Per la verità questi costituiscono un unico grande parco che è diviso solo dalla frontiera che gli esseri umani hanno deciso di tracciare. Frontiera che gli animali, ovviamente, non rispettano.
La savana è un’ampia distesa erbosa caratterizzata dal quel tipico colore giallastro ed è la “casa” di erbivori come le zebre, gli gnu, le antilopi, le giraffe etc. Dove ci sono gli erbivori ci sono anche i carnivori, come il leone ed il ghepardo, molto più raramente il leopardo perché, appunto, preferisce ambienti con alberi ad alto fusto dove si rifugia per riposare e divorare le loro prede.
Laghi. In Kenya troviamo tanti laghi (tutti di origine vulcanica facendo parte della Rift Valley): il Lago Nakuru, il lago Naivasha, il Lago Elementaita, giusto per citarne alcuni.
In Tanzania invece abbiamo il Lago Manyara.
Dove c’è acqua non possono mancare i coccodrilli e gli ippopotami, ma non solo: i laghi sono spesso abitati anche da diverse specie di uccelli che invece altrove sono impossibili da vedere, come ad esempio i fenicotteri.
Vegetazione ad alto fusto. In Kenya abbiamo il bellissimo parco Samburu, mentre in Tanzania c’è il parco Tarangire dove si possono ammirare estese foreste di baobab, tipico albero africano caratteristico per il grande diametro del tronco.
In queste foreste, spesso molto fitte, possiamo trovare principalmente bufali ed elefanti . Questi ultimi spesso possono rappresentare un problema per queste foreste infatti, con il loro comportamento gli elefanti abbattono gli alberi, o per cibarsi delle radici, o per cibarsi delle foglie che si trovano più in alto o … semplicemente … per grattarsi la schiena. Come già accennato prima, in questi parchi è più facile (anche se mai garantito) avvistare il leopardo.
Abbiamo quindi capito che non è tanto importante se Kenya o Tanzania, ma l’importante è che il safari avvenga in ambienti differenti e sia in Kenya che in Tanzania ne abbiamo.
Ma c’è qualcosa che possiamo vedere in Kenya e non in Tanzania o viceversa? Sì, ma non ha a che fare con il safari, bensì con il paesaggio.
Uno dei parchi più suggestivi della Tanzania si trova all’interno di un cratere, il cratere di Ngorongoro, una grande caldera vulcanica dal diametro di circa 20 km e 600 metri di profondità. Con i suoi 260 kmq, sul fondo del cratere si possono avvistare tanti animali in un contesto davvero unico al mondo.
In Kenya in realtà non c’è qualcosa di simile, ma se dovessimo trovare un parco che ha una caratteristica particolare quello è sicuramente il parco Amboseli. Anche qui, non perché ci siano degli animali particolari, ma perché si può godere di una vista spettacolare sul Kilimanjaro, la montagna più alta dell’Africa.
Ovviamente, quanto detto sopra non è da prendere alla lettera, infatti potremo avvistare gli elefanti anche nella savana, così come trovare dei leoni lungo le rive del lago, o dei rinoceronti nella savana o nella foresta. Si tratta solo di un discorso di probabilità di avvistamento: in certi ambienti è più facile avvistare certi animali invece di altri.
Se mi accingo quindi ad organizzare un safari e non so se scegliere il Kenya o la Tanzania, l’elemento da considerare è come è organizzato il safari, quanti parchi andrò a visitare e sicuramente vivrò una delle esperienze più memorabili della vita.